top of page

The Killers - Wonderful wonderful

  • Ilaria Scattarregia
  • 23 set 2017
  • Tempo di lettura: 3 min

The Killers - Wonderful wonderful


Dopo cinque lunghi anni d’attesa dall’uscita di “Battle Born”, finalmente ha fatto ritorno una delle migliori band del nostro secolo: i Killers. Dal 2012 sono rimasta in uno hiatus parecchio lungo per quanto riguarda il lavoro in studio, ma comunque hanno partecipato a numerosi live smentendo la “voce di corridoio” su un presunto scioglimento. L’album nuovo, fresco fresco di pubblicazione, si intitola “Wonderful Wonderful” ed è stato anticipato a giugno dal brano “The Man” con il quale il gruppo ha voluto dirci “Hey belli siamo tornati e siamo una bomba!”.

La prima traccia del disco è la title track “Wonderful Wonderful”, che si apre con un stile che ricorda l'annuncio di una battaglia, per poi proseguire con una chitarra accattivante. Fonte di ispirazione per questa canzone, e per molti dei testi dell’album in generale, è stata Tana, la moglie del cantante Brandon Flowers. Sia in questo brano che in “Some kind of love”, Flowers vuole che la moglie sappia che le offre pieno supporto, che è amata dalla sua famiglia e spera nella sua guarigione dalla depressione. Trattando di famiglia “Some kind of love” i versi “can’t do this alone, we need you at home” sono proprio cantati dai figli di Brandon e Tana – Flowers è sempre dolcissimo e molto romantico.


Andando avanti troviamo la già citata “The Man”, con un falsetto di Brandon impeccabile e uno stile molto anni ‘80. Talmente anni ‘80 che in un punto potete sentire Brandon dire “fame”, facendo riferimento alla famosa canzone di David Bowie che la base di “The Man” ricorda un po’. A tal proposito i Killers sono stati ospiti qualche settimana fa della Live Lounge della BBC Radio 1 e sii sono esibiti con un medley The Man/Fame – se non avete visto la performance correte subito su Youtube. Questo, comunque, non è l’unico brano che ha influenze anni ‘80, infatti tutto il disco ricalca e prende spunto dallo stile di quel decennio. E meno male!


Ultimamente ascoltando gli album nuovi di diverse band famose risultano prevalere tonalità, purtroppo, commerciali, quelle messe lì per vendere. Invece i Killers sono sempre particolari, hanno uno stile ricercato, e stavolta hanno creato il connubio perfetto tra alternative rock e sound anni ‘80. Infatti l’album è equilibrato ed eterogeneo: ci sono tante sfumature rock quante sono quelle elettroniche/funky. Oltre alle basi, perfino i testi delle canzoni sono peculiari.

Per esempio in “Tyson vs Douglas” Brandon esprime la sua reazione all’incontro di box tra Mike Tyson e Buster Douglas del 1990, di come sia vedere un eroe cadere. L’intro di “The Calling” è tratta direttamente dalla Bibbia, nello specifico dai versi 9 10-12 di Matteo, e, come si può dedurre dal titolo, la canzone in sé ha una tematica spirituale e religiosa. “Have all the songs been written?” chiude in modo melodico e tranquillo l’album; e no, non tutte le canzoni sono state scritte, difatti Brandon risponde “I just need one more, to get through you” e speriamo intenda che pubblicheranno tante altre canzoni in futuro.

Nel complesso il disco è ottimo, soprattutto per chi, come me, adora lo stile anni ‘80 e l’originalità. Con i Killers si va quasi sempre sul sicuro, se esce un loro album sai già che al 90% sarà un buon - se non ottimo - album. Riescono a non cadere mai né nel banale o né nel commerciale, che al giorno d’oggi è la pecca di molti; non sono ripetitivi pur mantenendo il loro stile inconfondibile. “AllMusic” e “The Guardian” hanno assegnato a “Wonderful Wonderful” un punteggio di 4 stelle su 5, e io mi sento di dargli un 8 su 10.


All’uscita del disco seguirà un tour mondiale, ma per il momento non è prevista alcuna data italiana. In ogni caso se volete un piccolo assaggio vi consiglio i live di Glastonbury e Lollapalooza 2017, oltre che le piccole performance nella live lounge della BBC Radio 1.


Comments


© 2023 by PlayPlay. Proudly created with Wix.com

bottom of page