One step closer - Ricordo di Chaz
- Sara Castelli Ilaria Scattareggia
- 21 lug 2017
- Tempo di lettura: 4 min
One Step Closer - Ricordo di Chaz
A cura di Ilaria Scattareggia e Sara Castelli

Caro Chester, ciò che vogliamo fare con questo articolo non è parlare della tua morte, ma celebrare la tua vita.
Chester Charles Bennington, nato a Phoenix nel marzo del 1976, sei stato un grandissimo cantautore, musicista e anche un bravo attore.
Nel 2006 sei stato inserito nella classifica dei 100 migliori cantanti metal di tutti i tempi. Ti hanno assegnato il quarantaseiesimo posto. Come dargli torto in fondo.
La tua adolescenza sicuramente non è stata delle migliori. Hai subìto quello che nessun bambino dovrebbe mai conoscere. Questo, la separazione dei tuoi e ai continui cambi di città ti ha portato ad avvicinarti al mondo della droga in giovanissima età. Avevi solo 11 anni quando hai iniziato a fumare marijuana.
Tanta sofferenza assorbita da un'anima sensibile porta, molto spesso, ad un'immensa creatività.
Così, spinto dal sogno di diventare cantante, nel 1998 fai un provino al telefono per diventare il frontman degli Xero. La tua vocalità particolare li conquistò subito ed iniziò il viaggio che ti ha reso il grande artista che eri, che sei e che sarai per sempre.
Come tutti ben sappiamo nel 2000 gli Xero divennero famosi come i Linkin Park con l'album Hybrid Theory che divenne il più venduto del genere Nu Metal, genere musicale che unisce all'heavy metal altri generi come rap, funk, industrial metal e postgrunge.
Da lì la strada fu costellata solo di grandi successi.
Fino a ieri, quando hai deciso che il tuo mito era arrivato al capitolo finale e ci hai lasciato. Hai lasciato i tuoi 6 figli e tua moglie. Hai lasciato la tua band e grandi amici di una vita e hai lasciato tutti noi tuoi fan.
Riportare la notizia della tua morte per me è uno strazio. Sono stata e sempre sarò una delle più accanite fan dei Linkin Park. Perciò non posso e non voglio scrivere in modo freddo e distaccato.
Ieri appena appresa la triste notizia sono esplosa in lacrime e ho scritto di getto le emozioni di quel momento e voglio riportarle qui. È una sorta di sfogo per me stessa, ma anche un tributo nei tuoi confronti:
Sara: “Le parole non bastano per poter descrivere quanto mi hai dato con la tua voce che risuonava nelle cuffiette ogni volta che avevo bisogno di coraggio, forza o semplicemente di qualcuno che mi capisse. Ora so con certezza che era proprio così.
Odio il fatto che non avrò mai la possibilità di ascoltarti cantare dal vivo. Era uno dei miei più grandi sogni e ora rimarrà tale. Una cosa l'ho capita, mai più rimanderò. Lotterò per avere ciò che desidero.
Grazie alle canzoni dei Linkin Park l'adolescenza è stata più leggera perché ogni volta che partiva una vostra canzone il mio stato d'animo si rinvigoriva.
La fragilità e la sensibilità di un cuore distrutto porta alla grandezza. Solo da una grande sofferenza può nascere qualcosa di magico, solo dalla più totale oscurità può risplendere una luce. La tua musica parlava di questo, la forza di esternare il peggio per creare arte indimenticabile.
Farò risuonare la tua musica ed i tuoi pensieri per sempre nella mia anima e ovunque io vada."
Ilaria: “Pensiamo ai nostri idoli, o alle celebrità in generale come degli esseri immortali, perfetti, senza difetti. E ci dimentichiamo che anche loro sono umani, e soffrono, e le cose brutte succedono pure a loro. È difficile realizzare che sono umani, come noi, perché sono talmente distanti che non sono tangibili. Poco più di un mese fa ho avuto una delle più grandi fortune della mia vita: ho incontrato Chester Bennington. Solo quando l'ho visto a pochi centimetri da me e l'ho toccato, mi sono resa conto che era umano. Ho visto dal vivo il suo sorriso. Cavolo il suo sorriso; qualsiasi fan, qualsiasi suo amico o familiare, giuro che vi dirà che era il sorriso più dolce e gentile del mondo. Si sa però che dietro i sorrisi così c'è sempre una grande tragedia e tanta, tanta sofferenza. E lui era umano, ha passato cose che nessuno osa immaginare, ma è sempre stato lì per noi. Per noi fans, pronto a porgerci le sue braccia fiammeggianti, per rialzarci ogni volta. Ha fatto tanto per me, penso come per ogni fan, e nemmeno lo sapeva. Mi ha costruita, mi ha fatto crescere, ha fatto di me la persona che sono ora, ogni emozione che sono in grado di provare è merito suo. Mi ha insegnato che non esiste solo la rabbia. Non lo ringrazierò mai abbastanza. Non lo ringrazieremo mai abbastanza per averci fatto aggrappare alle sue fiamme e averci tirato su a milioni giorno dopo giorno.
Ricordatevi questa cosa però, fans accaniti, fans occasionali, ascoltatori di passaggio: Chester era umano. E in quanto tale soffriva. Potete non condividere il suo gesto, potete non comprenderlo, tuttavia solo lui sapeva quanto era tormentato, perciò astenetevi da qualsiasi tipo di giudizio.
Chester Bennington è leggenda: l'uomo che canta come un angelo e grida come un demone, 18 secondi di scream continuo, qualità vocali indimenticabili. Nessuno sarà mai come lui.
Ho perso un pezzo di cuore, ho perso il mio mentore, il mio custode, e sì, ho perso l'uomo della mia vita, ho perso il mio tutto. Ho avuto la fortuna di incontrarlo di persona e non so bene chi devo ringraziare per questa opportunità - il karma? La fortuna? Dio? E io sono ferma lì, a quell'incontro e rimarrò lì per sempre, perché è l'unica linea temporale in cui va tutto bene.”
And when you're feeling empty
Keep me in your memory
Leave out all the rest
Soldiers, ragazzi, keep him in your memory, non dimenticatelo mai, non dimenticate quello che ha fatto per noi. So che non ci deluderete.
Ora non ci rimane che lasciarvi con il primo estratto dal primo album, Hybrid Theory, dei Linkin Park e cioè One Step Closer.
Chester stesso aveva dichiarato che il momento più bello della sua carriera è stato il momento della realizzazione del video di questo brano.
Ascoltate con attenzione il testo perché sembra che 15 anni fa sapessero già come sarebbe andata a finire.
Addio Chaz
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