top of page

Enjoy the revolution!

  • Ilaria Scattarregia
  • 9 mag 2017
  • Tempo di lettura: 4 min

Enjoy the revolution!



Oggi è il compleanno di un artista che probabilmente non è molto conosciuto dalla nostra generazione, dalla nuova generazione, ma è Qualcuno per quelli di qualche generazione fa, per i nostri genitori. In ogni caso è inevitabilmente importante all’interno del panorama musicale mondiale ed è il frontman di una delle band più famose di tutti i tempi.

Ve lo descrivo un po’: inglese, look aggressivo, voce graffiante e coinvolgente, dannatamente carismatico. Forse è difficile, ma chi è veramente bravo ha capito…

Dave Gahan è nato come David Calcott il 9 maggio 1962 a Chigwell, Inghilterra, da una famiglia della classe operaia. Quando aveva solo sei mesi il padre ha lasciato la famiglia, i suoi quindi hanno divorziato e la madre Sylvia si è trasferita con i suoi figli a Basildon.

Poco dopo Sylvia si è sposata per la seconda volta con un certo John Gahan, da cui Dave ha preso il cognome. Comunque per tutto il tempo Dave è stato cresciuto non sapendo che John non fosse il suo vero padre; lo ha scoperto solo nel 1972 quando, in seguito alla morte del patrigno, suo padre naturale si è presentato a casa loro.

Da adolescente era un giovane ribelle, provocatorio, non rispettava le regole. Scappava spesso da scuola, ha avuto problemi con la polizia, è addirittura finito in tribunale giovanile per tre volte. Accusato di cosa? Semplicemente di vandalismo, graffiti, furto d’auto. In particolare, come ha rivelato successivamente, gli piaceva il brivido e l’eccitazione di avere i poliziotti alle calcagna, con il cuore a mille, chiedendosi se sarebbero riusciti a prenderlo.

Nel suo ultimo anno di scuola ha presentato domanda come apprendista presso la Noth Thames Gas. Sotto consiglio del suo ufficiale di vigilanza al colloquio per il posto è stato onesto e ha ammesso di avere dei precedenti penali, dichiarando, però, di avere un carattere “riformato”. Naturalmente non ha ottenuto il posto e ciò lo ha fatto arrabbiare tanto da distruggere l’ufficio del suo ufficiale di vigilanza – era quello che si meritava per avergli dato un pessimo consiglio.

A causa di questo evento tutti gli dicevano che il passo successivo sarebbe stato il centro di detenzione, ma – come capita un po’ a tutti e ad ogni artista esistente – la musica l’ha salvato. Dopo aver lasciato la scuola nel 1978 ha svolto diversi lavori, tra cui venditore di bevande analcoliche, cassiere, costruttore di edifici. Infine è riuscito ad entrare al Southend Technical College, trovando qualcosa che gli piacesse davvero.


Nel 1980 mentre si esibiva in un club Dave ha incontrato Vince Clarke che lo ha invitato a far parte della sua band Composition of Sound, in cui c’erano già Martin Gore e Andrew Fletcher. Poco dopo hanno cambiato il nome in Depeche mode, ispirandosi ad una rivista di moda francese, che ha riscosso successo immediatamente fin dal 1981. Si sa purtroppo però che il successo dà alla testa.

Nel periodo tra il 1991 e il 1996 Dave ha portato alle stelle il consumo di droghe, da tempo piuttosto pesante. Era preda quasi costantemente di visioni, allucinazioni e deliri che avevano richiesto in diverse occasioni l’aiuto di paramedici che l’hanno perfino soprannominato “The Cat”.

Nel 1993 ha avuto un infarto nel corso di una performance costringendo gli altri componenti del gruppo a improvvisare.

Nel 1995 ha tentato il suicidio e il 28 maggio 1996 ha rischiato la vita per un overdose da speedball. La situazione questa volta è stata ancora più critica del solito perché Dave è rimasto per 3 minuti clinicamente morto, poi per fortuna i soccorritori sono riusciti a rianimarlo e a salvarlo. Ciò gli ha creato non pochi problemi, infatti nel caso in cui non fosse riuscito a disintossicarsi completamente lo avrebbero espulso dagli Stati Uniti.


Sappiamo che è riuscito nell’impresa perché la fama dei Depeche Mode è andata avanti e lui è sempre stato presente, tra tutti i successi ottenuti e tutti i premi vinti. Il Q Magazine, giornale britannico, pone Dave al posto numero 73 nella “Top 100 Greatest Singers” – ammetto che per quanto mi riguarda dovrebbe ricoprire una posizione mooolto più alta, ma faccio finta di niente – e al posto numero 27 nella “Top 100 Greatest Frontmen”.

Nel caso vogliate saperlo, le sue relazioni sono state incasinate almeno quanto la sua vita in generale. Nel 1985 si è sposato con Joanne Fox, ma non è durata molto perché nel 1991 l’ha lasciata per risposarsi con Theresa Conroy. Anche ‘sta volta, tuttavia, non è finita bene. Infatti in un centro di recupero ha incontrato Jennifer Sklias che nel 1999 è diventata sua moglie, e lo è ancora – la terza volta è sempre quella buona. Insomma, come ogni artista che si rispetti, perché più della metà delle volte l’arte deriva dal dolore, Dave ha avuto una vita tormentata e travagliata. La musica ha fatto il suo dovere ed è sempre stata lì a salvarlo e a renderlo la grande persona che è oggi.

Il 17 marzo 2017 è uscito “Spirit”, il nuovo disco dei Depeche Mode, e dal 5 maggio è iniziato il Global Spirit Tour che vedrà tre tappe in Italia: il 25 giugno a Roma, il 27 giugno a Milano e il 29 giugno a Bologna. Quindi vi aspetto allo Stadio Dall’Ara il 29 giugno per un concerto spettacolare!

The train is coming, so get on board!

Nel frattempo auguriamo un felicissimo cinquantacinquesimo – 55 anni e non sentirli! – compleanno a Dave!!!!!!



Comentários


© 2023 by PlayPlay. Proudly created with Wix.com

bottom of page