"Faccio un casino" - Recensione
- Andrea Fiorni
- 4 mag 2017
- Tempo di lettura: 2 min
"Faccio un casino" - Recensione
A cura di Andrea Fiorini

Domani uscirà il nuovo disco di Coez uno degli artisti italiani che più apprezzo, uno di quei ragazzi che vivono per la musica e della musica senza seguire gli schemi e le logiche di mercato.
A differenza di altri musicisti Coez nel corso degli anni non si è mai adagiato su un genere/beat musicale ma è sempre stato in grado di evolversi, facendosi prima largo tra i suoi colleghi rapper per poi incontrare il genere pop nel disco “Niente Che Non Va” fino ad arrivare al suo nuovo progetto discografico caratterizzato da una fusione dei due generi precedenti.
“Faccio Un Casino” è un disco che non vuole essere definito in un solo genere musicale e questo è il suo pregio più grande.
Il quarto lavoro dell’artista romano si apre con “Still Fenomeno” una traccia elettronica che fa da intro a questo nuovo progetto, segue “Ciao” una delle tracce più belle del disco e una di quelle canzoni che rendono ancora di più live , questa canzone ,infatti, è già nota ai fan più accaniti perché da quasi un anno è presente nella scaletta dei suoi concerti.
Il singolo che da il titolo al disco è un pezzo che deve la sua bellezza alla sua semplicità, è una traccia diretta senza troppi giri di parole ma con le rime e gli accordi giusti al posto giusto.
Altra certezza di questo disco è data da “Yo Mama” uno dei pezzi più personali della sua carriera e a detta sua il suo primo pezzo d’amore. Di questa canzone potrei parlare per ore, dico solamente che è una di quelle tracce che tutti dovrebbero dedicare alla donna più importante della loro vita “ la mamma” (“E questa va per te che hai lottato per me / C’è chi ha due genitori ma tu vali per tre”).
Rispetto al disco precedent
e, in questo sono ben tre i feautiring musicali (Gemitaiz, Gemello e Lucci) sicuramente il meglio riuscito è quello con Gemello all’interno della canzone “Taciturnal”, se amate invece i suoni elettroniche e le rime incalzanti allora dovete ascoltare “Occhiali Scuri” la collaborazione con Gemitaiz.
Nota a parte per “La Musica Non C’è” e “Le Luci della Città” due pezzi diversi tra loro ma che in comune hanno l’amore, in particolare vi consiglio di ascoltare la seconda che come il primo singolo del disco ha un testo tanto diretto quanto profondo.
Il disco si chiude con “Mille Fogli” una canzone che da autore di canzoni vivo in maniera diretta soprattutto nel ritornello quando Coez canta “Ho ucciso mille fogli /Un giorno torneranno a vendicarsi di me/Quel giorno pagherò il conto“.
“Faccio Un Casino” come ho detto prima è un disco non etichettabile capace di raccontare immagini e pensieri in maniera semplice e diretta, una dote oggigiorno nelle mani di pochi cantautori.
Comments