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Il medico di campagna – Recensione

  • Leonardo Bergonzoni
  • 17 feb 2017
  • Tempo di lettura: 2 min

Il medico di campagna – Recensione


Nel piccolo villaggio di Chaussy, nella Val d'Oise, in Francia, dal punto di vista sanitario il tempo si è letteralmente fermato: un solo medico di base, col suo piccolo ambulatorio, gestisce le varie problematiche di tutti i cittadini, per la maggior parte delle volte andando a visitarli e domicilio.


Jean-Pierre (François Cluzet, il Philippe di “Quasi Amici”) è il medico in questione, è sulla 50ina e scopre presto di essere lui stesso malato di cancro.


La sua reazione è pressoché nulla, non dice a nessuno della malattia e continua a lavorare come se niente fosse fino all'arrivo di un aiutante con grande forza di volontà ma meno esperienza.

Il tema trattato quindi è abbastanza pesante e inusuale: quello del medico che si ammala infatti non è un argomento che si trova frequentemente affrontato in pellicola, e per questo bisogna rendere il merito al film.

D'altra parte, il regista, Thomas Lilti, prima di dedicarsi al cinema ha avuto un passato da medico generalista e quindi se non altro tratta la questione con cognizione di causa.


Per il resto invece la trama e il susseguirsi degli eventi non è niente di più che piacevole, un film ben fatto ma lontano dall'essere un capolavoro.


C'è da chiedersi come mai un film così sia stato selezionato per essere distribuito anche nelle sale italiane. La risposta a questo quesito si può trovare sia nel fatto che in Francia abbia avuto grande successo - è stato il film che ha passato più tempo nelle sale per il 2016 - sia nei grandi nomi degli attori che ne fanno parte, infatti oltre a Cluzet nel ruolo di Jean-Pierre, troviamo Marianne Denicourt nel ruolo di Nathalie, la dottoressa che andrà ad aiutare il medico malato e gli cambierà la vita e che oltre ad essere un grande nome dimostra di portare benissimo gli anni che ha (non si dovrebbe dire di una signora ma ne ha 50!).


Per concludere non è proprio un film che consiglierei di vedere assolutamente ma è godibile giusto per passare una serata e per intavolare una discussione con gli amici sulle questioni trattate.


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