Una al giorno... 01/02/2017
- Marco Zollo
- 1 feb 2017
- Tempo di lettura: 2 min
Una al giorno... 01/02/2017
A cura di Marco Zollo
3°. Una mezza bugia? Vessicchio, attenzione ai tuoi amati pomodori…

Torniamo a parlare di Sanremo. Questa volta il fulcro di Una Al Giorno è rappresentato da Peppe Vessicchio, al centro di accese discussioni la scorsa settimana.
Qual è stato il motivo?
In realtà la questione si sta alleviando in queste ore, quindi non possiamo sapere cosa esattamente succederà nei prossimi 7 giorni tra Vessicchio e la Direzione del Festival. Sappiamo però per certo che la notizia che lui non avrebbe preso parte alla kermesse come direttore d’orchestra ha lasciato sgomenti i molti del web.
Ebbene sì, in un modo che ci stupisce (positivamente) il popolo di Facebook si è dichiarato sfavorevole a questa presa di posizione da parte del noto Maestro.
Infatti non avremmo mai immaginato che nel 2017, in un’epoca dove solitamente la musica è vissuta attraverso lo sguardo e non attraverso i suoni, la gente avrebbe potuto esprimersi per un direttore d’orchestra che, per quanto sia d’aspetto particolarmente riconoscibile, ha comunque sempre lavorato ai brani, senza nemmeno esporsi troppo.
Per noi è un segnale positivo perché ci fa ben sperare sul futuro della musica leggera, che forse un domani potrà essere curata come una forma vera di cultura.
Vessicchio ha precisato che esiste una questione obiettiva per la quale lui non entrerà in azione al Festival nel suo ruolo comune: quest’anno a Sanremo non sono stati ammessi brani per cui gli sia stato richiesto un contributo esecutivo e quindi, secondo lui, non ha potuto dirigere.
A noi sembra un po’ povera come motivazione, soprattutto se la si considera oggettiva.
Se non ci sbagliamo (e siamo pronti a tornare sui nostri passi), se un direttore fa parte di questa gigantesca macchina operativa che è il Festival di Sanremo, e a maggior ragione se si chiama “Vessicchio”, dovrebbe avere la piena facoltà di seguire questo o quell’artista nell’avventura sanremese.
Credo piuttosto che ci sia stata un’unica motivazione, che Vessicchio mette in secondo
piano: qualche giorno prima del Festival il Maestro si troverà tra le mani un libro appena
pubblicato, ma non un libro qualunque, e nemmeno un libro scritto da altri: “La musica fa crescere i pomodori”, la sua autobiografia redatta da Angelo Carotenuto e da… Peppe Vessicchio!
Si prospetta per questa iniziativa editoriale una presentazione in grande stile proprio sul palco del Teatro Ariston venerdì 10 febbraio, in concomitanza con il programma condotto da Carlo Conti. Inoltre il direttore d’orchestra avrebbe anche un disco nuovo da raccontare.
Politica di mercato?
Insomma, questa potrebbe essere la principale motivazione del suo rifiuto allebacchette del Festival di Sanremo 2017. Se fosse davvero così, beh, saremmo contenti per lui e per la promozione al suo libro che sarà sicuramente interessante. Ma personalmente farei fatica a digerire una mezza bugia. Mezza bugia che potrebbe suscitare disgusto anche ai tanti sostenitori di Vessicchio, questi sostenitori che sembrava avessero quasi pensato ad una rivolta social organizzata.
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