top of page

Una al giorno... 31/01/2017

  • Marco Zollo
  • 31 gen 2017
  • Tempo di lettura: 3 min

Una al giorno.. 31/01/2017

A cura di Marco Zollo

4°. Il Festival! Il Festival! Una settimana, solo una settimana!

Il titolo di questo articolo non è un’allarme… molto di più!


La 67° edizione del Festival di Sanremo è alle porte.


Da grande appassionato (e sognatore) della kermesse sono al corrente di tutte le polemiche che in questi giorni ci stanno rimbombando nella testa: prima fra tutte il cachet di Carlo Conti. Indiscrezioni parlano di una cifra che si aggirerebbe intorno ai 600.000 euro, ovvero 100.000 in più rispetto all'anno scorso (sempre che le fonti siano attendibili). Bene, lo sappiamo. Nel mondo ci sono tante persone che in questo momento avrebbero bisogno di soldi più del noto conduttore fiorentino. Ma non preoccupatevi, perché la colpa non è della RAI che vuole pagarlo così tanto.

I fondi per sfamare il nostro pianeta ci sarebbero per tutti, ma bisogna sapere che le politiche internazionali sono inopportune. In fondo Carlo Conti non fa nient’altro che fare (bene) il suo mestiere. E quei soldi, lui, se li merita tutti.

Lo spettacolo è fatto di grandi cifre, da sempre. È inutile che facciamo finta di dimenticarcelo. E personalmente ho la netta sensazione che in questi anni molti siano stati pagati troppo per stupidaggini immani, programmi di cultura nulla, dove in testa (dato che se ne sta parlando da tempo lo dico) c’è L’Isola Dei Famosi.


Il Festival di Sanremo non sarà un approfondimento alla Angela, ma si lega comunque ad un settore che fa cultura, oltre che intrattenimento. Ricordiamoci inoltre con quali risultati Carlo Conti sia riuscito a proporre due edizioni consecutive del Festival: ospiti illustri come Elton John e Laura Pausini, artisti che non tornavano in gara da tempo come Nek e i Bluvertigo, e ascolti alle stelle.

Non sarà giusto aumentare il cachet a Conti, considerando poi anche il suo ruolo da direttore artistico e da esperto di musica?

Mi sarei arrabbiato di più se avessero dato 600.000 euro ad Antonella Clerici nel 2010, ma lei intelligentemente ha deciso di essere lì solo in veste di conduttrice, cosa che le compete, e non come direttrice artistica.

Tra l’altro gli ascolti della Clerici rispetto a quelli di Conti sono stati briciole.


In Italia sembra si riscaldi l’aria quando si dibatte di meritocrazia, ma quando poi si fa qualcosa di buono per la meritocrazia c’è sempre qualcuno che deve insinuare riflessioni sbagliate al solo scopo di parlare.

Ah, no, parlare è una cosa vecchia. Qui per criticare ormai tutti battono parole al vento su una tastiera di un computer come fossero ignoranti pigiatrici elettriche.


Ma andiamo a vedere quali cantanti ci saranno a Sanremo tra una settimana.

Nei giorni scorsi si è delineato meglio il parterre dei nomi degli ospiti musicali, nomi che fanno vibrare la pelle solo a sentirli: Giorgia, Tiziano Ferro, Carmen Consoli, Ricky Martin, Mika, Zucchero, Robbie Williams, Alvaro Soler, Clean Bandit, Biffy Clyro e il Piccolo Coro “Mariele Ventre” dell’Antoniano di Bologna.

Praticamente così tanti ospiti potrebbero già fare per conto proprio una gara in parallelo!


Veniamo agli artisti in gara.


Per le Nuove Proposte abbiamo Valeria Farinacci con “Insieme”, Lele con “Ora mai”, Francesco Guasti con “Universo”, Braschi con “Nel mare ci sono i coccodrilli”, Maldestro con “Canzone per Federica”, Leonardo Lamacchia con “Ciò che resta”, Marianne Mirage con “Le canzoni fanno male” e Tommaso Pini con “Cose che danno ansia”. Non una sfida facile. Questa è l’unica cosa che vi posso dire avendo ascoltato i brani.


Per i Big (inteso come artisti già conosciuti dal grande pubblico) abbiamo: Paola Turci con “Fatti bella per te”, Elodie con “Tutta colpa mia”, Al Bano con “Di rose e di spine”, Samuel con “Vedrai”, Fiorella Mannoia con “Che sia benedetta”, Raige & Giulia Luzi con “Togliamoci la voglia”, Lodovica Comello con “Il cielo non mi basta”, Sergio Sylvestre con “Con te”, Chiara con “Nessun posto è casa mia”, Michele Zarrillo con “Mani nelle mani”, Giusy Ferreri con “Fa talmente male”, Ron con “L’ottava meraviglia”, Gigi D’Alessio con “La prima stella”, Michele Bravi con “Il diario degli errori”, Nesli & Alice Paba con “Dò retta a te”, Clementino con “Ragazzi fuori”, Ermal Meta con “Vietato morire”, Alessio Bernabei con “Nel mezzo di un applauso”, Francesco Gabbani con “Occidentalis karma”, Bianca Atzei con “Ora esisti solo tu”, Marco Masini con “Spostato di un secondo” e Fabrizio Moro con “Portami via”.


Sinceramente, non mi dispiacciono queste scelte. A parte qualche titolo e qualche artista, penso che la mia curiosità sia per quasi tutte le canzoni.


Infine, importante dire che tra quei brani sono al Festival anche firme conosciute, come quelle di Roberto Casalino, Giorgia, Maurizio Fabrizio, Giulia Anania, Luca Chiaravalli, Amara, Davide Simonetta, Marracash, Federica Abbate, Cheope, Fabio Ilacqua, Giuseppe Anastasi, Emma, Giampiero Artegiani, Antonio Iammarino, Dario Faini, Zibba, Kekko dei Modà e Diego Calvetti.


Non ho voluto apposta scrivere di ciò che al Festival non è musica.

Ci sono ospiti interessanti tra comici, attori, ballerini, ma non è il mio ambito; qui preferisco godere dello spettacolo e divertirmi, senza giudicare.


Comentários


© 2023 by PlayPlay. Proudly created with Wix.com

bottom of page