Una al giorno... 30/01/2017
- Marco Zollo
- 30 gen 2017
- Tempo di lettura: 2 min
Una al giorno...30/01/2017
A cura di Marco Zollo
5°. Anohni lancia il singolo “Paradise”, attesa per l’EP in uscita a marzo!

Nata il 24 ottobre 1971 nella città inglese di Chichester, Anohni muove i primi passi da
professionista nel mondo della musica a metà anni Novanta, quando realizza assieme ad un folto numero di musicisti il demo che la porterà ben presto a crearsi un varco verso il grande pubblico; quel demo si intitolava “Blue angel” e i suoi compagni di viaggio andranno a completare ben presto il nucleo che ha dato origine ai celebri Antony And The Johnsons.
Ultimamente la cantante ha voluto distaccarsi dal gruppo per fare carriera solista. I motivi possono essere diversi, ma sicuramente c’è alla base un rinnovamento presente nei suoni delle nuove canzoni: non più un’ispirazione synth-pop anni Ottanta, ma un electro-pop anni 2010. Ciò vuol dire aver adottato un’elettronica poderosa proveniente dagli Stati Uniti, una scelta musicale che può essere contestata, almeno dal mio punto di vista, ma se poi Anohni ci mette la sua voce delicata e prorompente sarà difficile poter criticare con toni aspri.
Quindi, nel 2016 ha preso il decollo la sua nuova avventura con l’album “Hopelessness”, ben accolto dalla stampa.
Nel 2017 ci ritroveremo tra le mani un EP, un altro tassello della sua svolta electro, di cui possiamo degustare in anticipo il singolo “Paradise”. Il progetto discografico si chiamerà proprio “Paradise EP”, conterrà 6 inediti e sarà distribuito nei negozi a partire dal 17 marzo.
Ho avuto il piacere di ascoltare “Paradise” e ne sono rimasto colpito grazie prima di tutto all'uso sapiente dell’elettronica, in perfetta sintonia con la voce e con il tema verbale. Il testo infatti è un rabbioso dialogo con l’eternità, che diventa riflessione inquieta sulla vita e sull’impotenza dell’uomo di fronte a quel “world without end” presente in modo nitido tra le parole del brano.
Sicuramente il contenuto di “Paradise” non è nuovo ai fans di Anohni; nonostante questo, sembra
sempre una novità poter ascoltare un testo con una forma così originale, una struttura ad effetto che può appartenere solo a lei: parole a tratti slegate che alla fine restituiscono all'ascoltatore un quadro raffinato, incorniciato fra le domande più semplici dell’esistenza, che spesso sono inavvertitamente quelle più intinte nell'imbarazzo di risposta.
C’è un passaggio nel testo di “Paradise” che descrive al meglio i comportamenti limitati nel tempo di chi vive (una carezza, un litigio, un sorriso…), che si vanno a scontrare con l’infinito, un passaggio che voglio riportare di seguito:
“My mother’s love,
her gentle touch,
my father’s hand
rests on my throat”
(“L’amore di mia madre,
il suo tocco gentile,
la mano di mio padre
che si appoggia sulla mia gola”.
È unico il suo scrivere, il suo sentire, la sua genialità che personalmente posso solo provare a decifrare. Questa è Anohni. E anche il suo nuovo singolo “Paradise”, disponibile in radio e in streaming dal 27 gennaio 2017, e che vi consiglio di ascoltare appena avrete un momento libero.
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