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Una al giorno... 27/01/2017

  • Marco Zollo
  • 27 gen 2017
  • Tempo di lettura: 3 min

Una al giorno... 27/01/2017

A cura di Marco Zollo

1°. Telefono Azzurro dice #NonStiamoZitti!


L’omertà, una parola che può risuonare vecchia, ripetitiva, ma che purtroppo ancora oggi è combattuta in vari ambiti, a partire dalle mafie. “Il discorso sarebbe lungo”, potrebbe dire qualcuno; sì, è vero. Ma non è ammissibile che nel 2017 non si sappia nemmeno cosa sia l’omertà e quali possano essere gli effetti devastanti che può provocare.


L’omertà è la paura di parlare, di denunciare, di non fiatare a costo di morire. Il silenzio ci fa più male di tutto il resto.


L’omertà è diventata peraltro anche un reato. Sapere di violenze, di abusi, di crimini senza avvisare le forze dell’ordine o le associazioni competenti è ritenuto un modo per assecondare i colpevoli, diventando noi stessi colpevoli di favoreggiamento.

Il silenzio favorisce il rumore degli altri. Non dimenticatelo.


Proprio per questo Telefono Azzurro, la onlus nata a Bologna nel 1987 e da sempre al fianco dei bambini, ha deciso la settimana scorsa di dare vita ad una campagna social contro il bullismo e le sue declinazioni, che si concluderà il 7 febbraio prossimo.


Qual è il motivo?


Il motivo è l’omertà. Questo comportamento, come vi anticipavo, si è diffuso nei paesi in cui la mafia esercita, indisturbata, un potere quasi assoluto. E la gente, per paura di essere aggredita, non trova spesso il coraggio di rivolgersi agli enti preposti alla sicurezza per informare sulla criminalità. Ma questa è omertà. È considerato tale anche l’atteggiamento di molte donne vittime di violenze di vario tipo che non vogliono parlare della propria condizione per il terrore di subire percosse ancora più gravi da parte di quella feccia di uomini che non sanno cosa sia l’amore e che, mentecatti, sanno rispondere alle parole solo con la crudeltà.


Omertà, carissimi lettori, è anche non denunciare violenze inferte ai bambini. E Telefono Azzurro sta cercando di distruggere questi insani meccanismi mentali, queste paure. E si rivolge in primo luogo ai diretti interessati, a quei ragazzini che vorrebbero scappare dalle situazioni difficili per approdare almeno ad un grammo di serenità. E la notizia, per la sua rilevanza sociale, non potevo che metterla al primo posto di questa prima settimana di vita di Una Al Giorno. E’ vero, non si parla di musica in senso stretto (il riferimento è solo agli artisti che vi hanno aderito), ma la musica comunque sta contribuendo a rendere grande la campagna.


Telefono Azzurro ha chiamato la campagna “#NonStiamoZitti” e ha invitato numerose celebrità del mondo dello spettacolo a farsi sentire con vari appelli a sostegno dell’iniziativa. Vi faccio alcuni nomi? Schierato come testimonial principale abbiamo il mitico calciatore… Francesco Totti! Si sono aggiunti poi esempi come i conduttori Amadeus, Elisabetta Gregoraci ed Edoardo Stoppa, l’imitatore Leonardo Fiaschi e il motociclista Andrea Dovizioso. Tra loro appaiono inevitabilmente anche cantanti come Alvaro Soler, Arisa, Lorenzo Fragola, Dolcenera e Nek.


Tutti insieme dunque per non stare zitti e per invitare i bambini (si presume con l’aiuto di un adulto) e gli adolescenti a contattare l’associazione in ogni caso di pesante, illegittimo sopruso.

Come? Chiamando il 114, la linea gratuita 19696 (entrambi i contatti sono attivi 24H24) o scrivendo in chat agli operatori della onlus sul sito www.azzurro.it.

Naturalmente non c’è da aggiungere altro se non un invito speciale a non vergognarsi di se stessi e di non temere, perché rimanere dentro le pareti del silenzio è, ribadisco, assolutamente dannoso.

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