Una al giorno.... 24/01/017
- Marco Zollo
- 24 gen 2017
- Tempo di lettura: 2 min
Una al giorno....24/01/2017
A cura di Marco Zollo
4°) Morte con dolo per la cantante Loalwa Braz

Oggi è martedì. Un martedì freddo, quasi impassibile di fronte alla necessità di ricevere calore. Impassibile come la morte. La notizia desta un tiepido scalpore, come tutte quelle dei nostri martedì. Lo scalpore è assicurato, soprattutto per la crudeltà di questo decesso. Ma resta tiepido, perché il nome della Braz a noi italiani non dice molto. Eppure…
In piena notte, fra il 18 e il 19 gennaio, è stata data l’allarme da alcuni abitanti del comune brasiliano di Saquarema, nello Stato di Rio De Janeiro, a causa di un incendio di un’automobile. Qualche tempo più tardi, giunti sul posto i soccorsi, è stata subito sospettata una rapina nei confronti di Loalwa Braz Vieira, questo il suo vero nome, la vocalist del famoso gruppo dei Kaoma, passati alla storia per aver inventato e diffuso in tutto il mondo il genere musicale della Lambada.
Cosa sarà successo quella notte a Loalwa?
Da una tesi confermata da tre giovani arrestati per l’omicidio pare che questi volessero entrare forzatamente a casa della cantante, ma, una volta scoperti dalla Braz, l’avrebbero malmenata fino allo svenimento e trascinata nella sua auto. Infine, prima di fuggire col bottino, i rapinatori avrebbero guidato l’auto per un chilometro per poi appicare il fuoco sia alla vettura che alla proprietaria.
Ecco, ricordiamo però meglio come mai Loalwa Braz è diventata così nota: dal 1985 al 1999 si è fatta conoscere, come detto, come voce dei Kaoma, pubblicando assieme a loro tre album. Fino ad oggi lei ha continuato la sua carriera come solista, dando alle stampe altri tre lavori in studio, di successo inferiore, l’ultimo datato 2011.
Nel 1989 arriva in tutte le radio il singolo dei Kaoma intitolato “Lambada”, che si guadagna un consenso popolare sopra tutte le aspettative, rimanendo ancora oggi uno dei balli di coppia più eseguiti nel mondo.
Una delle curiosità legate al brano è che i movimenti del ballo omonimo a cui ha dato i natali prendono spunto dall’ondulazione delle barche attraccate ad un molo.
La canzone viene ricordata anche per essere un grande caso di plagio: infatti il brano originale sarebbe “Llorando se fue” del 1984 e l’autore risulta essere Ulises Hermosa Virreira, frontman dei Los Kjarkas. I Kaoma avrebbero tradotto la canzone cinque anni dopo in lingua portoghese e l’avrebbero riarrangiata secondo il ritmo della Lambada; tutto questo, senza autorizzazione.
È quindi di diritto pensare che a volte, nonostante importanti vicissitudini legali, possa vincere sempre il più forte, in questo caso colui che ha più denaro, in modo da mettere a tacere tutti? Sì, è lecito.
È sempre stato nascosto l’ammontare della cifra che i Kaoma avrebbero pagato per aver perso la battaglia legale contro Virreira. La motivazione si può riscontrare nella pretesa di emergere e di diventare popolari. Impresa riuscita! E quindi oggi ci ritroviamo ad elogiare un gruppo e una cantante come Loalwa Braz Vieira per due questioni principali: la prima è per aver creato un nuovo stile nel ballo, l’altro per aver strappato illegalmente il successo ai Los Kjarkas. E, ad essere onesti, non so quanto questo possa fargli onore. Io parlerei piuttosto di successo immeritato, ma, si sa, la musica certe volte è una belva cattiva.
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